Arresto cardiaco e rianimazione cardiopolmonare assistita
In caso di arresto cardiaco è essenziale che gli astanti (first responder) eseguano un massaggio cardiaco di qualità nei primi 4 minuti dall'evento ( fonte ILCOR e American Heart Association). Ma come fare una manovra di rianimazione? Siamo pronti ad eseguirla anche se abbiamo sostenuto un corso di rianimazione cardiopolmonare con l'utilizzo del defibrilatore (BLS HCP o Heartsaver RCP AED)?
Uno studio del 2020 di coorte sugli OHCA ( Out Hospital Cardiac Arrest) assistiti da astanti laici, segnalati al registro Svedese nel periododal 2010 al 2017, mostra che il 41,6% degli arresti cardiaci non ha ricevuto un massaggio cardiaco da parte degli astanti, il 31% lo ha ricevuto guidato dagli operatori della centrale operativa e il 24.4 % ha ricevuto un massaggio cardiaco di iniziativa spontanea da parte del soccorritore occasionale.
Il tasso di sopravvivenza è stato rispettivamente del 7,1% (NO-CPR) del 13% (CPR guidata dalla CO) e del 18.3% (CPR spontanea del soccorritore).
Questi dati pongono l'attenzione sull'importanza di un corso per la rianimazione cardiopolmonare associata all'utilizzo del defibrillatore che prepara il soccorritore occasionale ad un soccorso spontaneo.
I dati sul soccorso spontaneo sono di gran lunga migliori anche rispetto ad un soccorso guidato da un operatore di centrale operativa. Qesti corsi sono alla portata di tutti e devono essere sempre più diffusi tra la popolazione, unico modo per aumentare le percentuali di sopravvivenza in caso di arresto cardiocircolatorio.
i defibrillatori Zoll, con il dispositivo di feedback in tempo reale del massaggio possono solo aiutare il soccorritore a portare una rianimazione cardiopolmonare di base di qualità.
www.resuscitationjournal.com/article/S0300-9572(20)30441-X/fulltext
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