Legge 116 del 4 Agosto 2021
La legge 116 del 4 Agosto 2021 è la legge sulle disposizioni in materia dell'utilizzazione di defibrillatori semiautomatici ed automatici, che avrebbe dovuto mettere chiarezza su dove i defibrillatori dovrebbero essere posizionati
Seppur con alcune lacune, la legge ha voluto introdurre l'obbligo per gli ambienti pubblici, quindi, uffici di pubbliche amministrazioni, aeroporti, porti, stazioni ferroviarie, scuole di ogni ordine e grado ed università, di avere a disposizione un defibrillatore da utilizzare in caso di arresto cardiaco
L'arresto cardiaco resta, attualmente, una delle maggiori cause di morte nei paesi occidentali ed è, per la maggior parte delle volte, improvviso senza segni premonitori, repentino ma, per circa l'70% delle volte1, reversibile. Il defibrillatore è l'unica vera terapia per l'arresto cardiaco dove, il massaggio cardiaco di qualità, fa da ponte dal momento dell'arresto cardiaco al momento in cui viene applicato un defibrillatore e utilizzato.
Senza il massaggio cardiaco di qualità il defibrillatore, a meno che non si trovi a pochi centimetri dalla vittima, risulta un'arma spuntata in quanto, il massaggio, aiuta a tenere perfuso si il cervello ma aiuta anche a mantenere attiva una probabile aritmia cardiaca maligna correggibile con defibrillatore e successivo massaggio cardiaco.
La legge in questione è stato un primo spiraglio di innovazione e avanzamento culturale sulla questione arresto cardiaco, ma che resta spesso inattesa per costi dei macchinari, ormai non più così esosi, e mancanza di tempo per la formazione.
Proprio la formazione del soccorritore occasionale abbisogna di un focus; la formazione deve essere fatta da istruttori certificati che seguono linee guida internazionali, scritte e riconosciute dalla comunità scientifica. Una formazione diversa non ha nessun valore e rischia di creare confusione e, peggio, allontanamento dalla pratica del massaggio cardiaco.
Accettare la legge 116 e controllare che tutti gli organi interessati dal testo siano in regola sarebbe già un bel passo avanti ma implementarla con regole certe per la formazione, regole che in realtà già ci sono ma sono spesso disattese e per questo sarebbe bene fissarle in un disegno di legge, aiuterebbe solo a salvare vite umane e a dar loro la possibilità di una vita post arresto di qualità il più possibile simile alla precedente.
Stiamo assistendo ad una confusione generalizzata sulla formazione dalla quale ci dissociamo volendo mantenere alta l'asticella della qualità per i pazienti che saranno trattati dai nostri discenti
1 L. Brent Mitchell, MD, Libin Cardiovascular Institute, University of Calgary