Primo soccorso - facciamo chiarezza

Il Decreto Ministeriale 388, in vigore dal 15 luglio 2003, ha subito un importante aggiornamento nell'agosto del 2021, focalizzandosi sulle manovre rianimatorie di base e sulla diffusione dei defibrillatori automatici esterni (DAE). Questo aggiornamento rappresenta un passo significativo verso il miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro e la risposta alle emergenze sanitarie. L'arresto cardiaco, che richiede un intervento immediato, è uno degli scenari più critici in cui il primo soccorritore, o "first responder", gioca un ruolo vitale.

L'aggiornamento del decreto pone enfasi sul massaggio cardiaco esterno, da eseguire entro quattro minuti dall'arresto per prevenire danni al sistema nervoso centrale.

L'introduzione di questi concetti fondamentali nelle scuole mira a creare una maggiore consapevolezza sull'importanza delle manovre salvavita fin dalla giovane età, integrando l'educazione civica con competenze pratiche vitali. Il piano per la diffusione dei DAE include scuole, università, sedi delle pubbliche amministrazioni, stazioni, porti, aeroporti e mezzi di trasporto di lunga percorrenza, con un investimento di 10 milioni di euro distribuiti su cinque anni.

L'insegnamento delle manovre di rianimazione cardiopolmonare e l'uso dei defibrillatori nelle scuole è un ulteriore passo avanti. I corsi sull'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni sono essenziali per garantire che le manovre vengano eseguite con sicurezza e alta qualità, seguendo le linee guida internazionali. I defibrillatori, essendo dispositivi altamente affidabili, permettono anche a persone non professionalmente formate di intervenire efficacemente in caso di emergenza, come sottolineato dall'aggiornamento al decreto.

Questo approccio allargato alla formazione e alla disponibilità di attrezzature salvavita è un esempio di come le politiche di sicurezza possano evolversi per rispondere meglio alle esigenze della società, preparando individui di tutte le età a gestire situazioni di emergenza con competenza e prontezza.

E', quindi, fondamentale che i corsi di primo soccorso aziendale, per tutte le categorie di aziende ma a maggior ragione per le categorie ad alto rischio, non siano e non diventino un monologo del formatore con personale stanco e costretto ad ascoltare, ma che prevedano una parte pratica corposa e condivisa.

 

 

 

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